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EDITORIALE

LA  NOSTRA PRESENZA


Serve a dare voce, a chi  non ha voce.
 La nostra non è una panacea dell’informazione,
 ma una goccia, che insieme ad altre gocce,
che si uniranno, formeranno il mare oceano della cultura
per la cultura. Il nostro programma non ha
la distinzione di razze, di pensiero, di religione.
 Ma serve a coagulare  l’insieme di forze che daranno
 vita ad un vivere civile migliore, dialogando con gli altri,
 per conoscerci meglio e dare il meglio di noi stessi.
 Il titolo del giornale “SICILNEWS” E’ UN TITOLO
 CHE UNISCE IL PASSATO AL PRESENTE
ED IL PRESENTE E’ LA PROIEZIONE
VERSO IL FUTURO.
IL NOSTRO FUTURO, PER ESSERE MIGLIORE,
OCCORRE CONFRONTARCI CON GLI ALTRI
E NEGLI ALTRI, PER TROVARE NOI STESSI.,
 ED E’ LA FINE DI QUEL MOTTO SUSSURRATO
 TRA I DENTI STRETTI DEI NOSTRI EMIGRATI:
 ” SONO SICILIANO  E’ VENDO LA MIA VITA
PER UN PEZZO DI PANE”
 abbia fine per i nostri figli e per i figli
degli altri popoli in quanto siciliani
 nell’emigrazione.

Nadia Salvaggio

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IL COMUNE DEVE ACCERTARE L'ESECUZIONE

DEL DECRETO LEGISLATIVO

DEL 26/05/2000 N.241

SUPPL.ORD. N. 1401/L

G.U N.203 DEL 31/8/2000

Il RADON è un gas incolore radioattivo

Gas nobile che si forma dal decadimento del radio, generato a sua volta dal decadimento dell'uranio . Il radon è un gas molto pesante e viene considerato estremamente pericoloso per la salute umana se inalato. Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che accumulandosi all'interno di abitazioni diventa una delle principali cause di TUMORE AL POLMONE .

Nadia Salvaggio

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Pubblichiamo una protesta di una nostra lettrice

Lettera aperta al signor Sindaco

di Canicatttì

E' un periodo oltre un, mese  che esco  spesso  ed ho potuto notare che le luci di tutto Canicattì sono accese anche di giorno.
Bene,signor Sindaco, ho pensato di farle i complimenti perché a quanto pare, mentre tutta l'Italia e con essa quasi tutta l'Europa stanno vivendo una crisi economica molto grave, noi a Canicattì grazie a Lei  siamo in grado di sprecare energia anche durante il giorno quando il sole, grazie a Dio ci fornisce la luce gratuitamente.
Ricordo per altro che l'attuale Premier “ Mario Monti “ aveva ordinato che di notte si spegnessero le luci cittadine al fine di risparmiare.
Dobbiamo essere contenti a quanto pare stiamo tutti bene : pensionati sociali, disoccupati e così via .
Se qualcuno vi dice che non riesce a pagare le bollette o le tasse e ha difficoltà a fare la spesa non credeteci sono tutte scene.
Anche Emilio Fede durante un suo telegiornale, volendo convincere i suoi telespettatori che l'economia si stava riprendendo, mostrava persone che al mercato andava a comprare vestiti, magliette ecc. con cinque massimo dieci euro.
Che dire ognuno vede le cose a modo suo; chi vede il mezzo bicchiere vuoto , chi il mezzo pieno.

A. Giarratana

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Allarme Bullismo e cyberbullismo

- Bullismo un problema ancora irrisolto e pieno di problematiche di cui la società deve farsi carico e trovare una definitiva soluzione.
Cesena,11 Gennaio 2013-l'ultimo tragico caso di qualche giorno fa quando una ragazza di soli quattordici anni di Novara ha deciso di suicidarsi buttandosi dalla finestra della propria casa perchè presa in giro dei suoi coetanei su facebook. Il primo caso risale al ragazzo Andrea soprannominato “il ragazzo dei pantaloni rosa” che si tolse la vita essendo stato deriso più volte dai compagni di scuola.
Oggi giorno aumenta sempre più il numero di questi casi, ma a differenza del semplice bullismo il cyberbullismo viene effettuato con foto,video,link che vengono postati sul social network dinanzi a migliaia di persone di qualsiasi età.
Il bullismo è una delle grandi piaghe della nostra società sempre più diffuso tra i giovani di scuola media e liceo ma anche bambini di scuola elementare; questo fenomeno si manifesta a causa delle difficoltà socio relazionali che portano i giovani a prevalere sugli altri con la violenza verbale e fisica umiliando e insultando i più deboli. La causa che contribuisce a determinare questo fenomeno è da ricercarsi non solo nella personalità dei giovani bulli ma anche nei modelli familiari a cui si ispirano, negli stereotipi imposti dai mass media, nella società di oggi troppo disattenta alle relazioni sociali. Si nota infatti che da un lato i giovani sono sempre più arrabbiati,autonomi e aggressivi e dall'altro lato sono però emozionalmente fragili e bisognosi di affetto e protezione.
Il bullismo è da combattere radicalmente per poter far si che si cresca in armonia con se stessi e gli altri rinforzando così la propria autostima non solo verso se stessi ma anche verso chi ci sta accanto affinché la cultura e le abitudini collaborative prendano il sopravvento sulla cultura della prepotenza e della violenza.
Una recente indagine sul bullismo in Italia nelle scuole superiori ha evidenziato che un ragazzo su due subisce episodi di violenza verbale,psicologica e fisica ma per otto genitori su dieci non rischiano pericoli. Ma più spesso oggi si verificano casi di cyberbullismo ovvero bullismo in rete molestie o addirittura insulti che vengono effettuati con foto o video postati su facebook o twitter dinanzi a migliaia di gente di qualsiasi età. Allora per evitare ciò non dovremmo più comunicare e divertirci con gli amici? Assolutamente no,  è necessario stare attenti e conoscere bene quello che si può fare o non fare quando si utilizzano queste tecnologie.
In pratica ognuno di noi dovremmo stare più attenti alle conoscenze che abbiamo sia fisiche che on line per non cadere a queste situazioni,ma come fare per uscire da questo problema? Molte vittime di bullismo come dovranno fare per non avere queste problematiche?Bisognerebbe denunciare alle autorità e affidarsi alla giustizia e puntare di più sull'educazione sia delle famiglie che dei ragazzi ma sopratutto avere più fiducia in se stessi.

Nadia Salvaggio

 

 

APOPHIS O APOCALIPSE?

Da qualche tempo si sente sempre più parlare in ambito astrofisico di Apophis, un asteroide che nel 2029 dovrebbe transitare molto vicino alla terra. Solitamente è possibile calcolare la traiettoria di un asteroide con molta precisione, ma a causa di questo passaggio “radente” (circa 37000 chilometri) dalla terra i calcoli sulla traiettoria sono abbastanza approssimati e non si esclude un possibile impatto.

 

Questo asteroide è grande 320 metri e un impatto potrebbe distruggere una ampia area locale. Quasi tutti abbiamo visto il film “Deep Impact” in cui si distruggeva l’asteroide con una serie di cariche poste sulla superficie dello stesso, sicuramente una delle possibili soluzioni, ma molto fantasiosa. A causa del suo raggio non si può pensare di atterrare su di esso o mandare una bomba atomica che lo distrugga. Ultimi calcoli dicono che affinché Apophis non collida con la terra esso deve deflettere la sua traiettoria di circa 9000 km, ma è possibile che calcoli più accurati possano diminuire questa “vitale” deflessione.  La ricerca di una possibile soluzione ha indotto la NASA a stanziare un premio di 50000 dollari a chi riesca a dare anche una semplice idea(ma realizzabile) per evitare del  tutto la possibilità di un impatto, per cui forza ragazzi pensateci e mandate la vostra idea al sito della NASA.

Nadia Salvaggio

 

 

 

Detrazioni  per sostituzioni impianti di climatizzazione invernale

In relazione

art.347 – per interventi d istituzioni di impianti di climatizzazioni invernale, messa a punto di sistema di distribuzione spetta una detrazione lorda pari a 55% per gli importi a carico  del contribuente, fino ad un valore massimo di 30.000 euro , da ripartire in tre quote annuali ci pari importo. (legge n. 296 /06 pubblicata sulla G. U del 27/12/2006)

Detrazioni per installazione pannelli solari

Art 346 – Per le spese sostenute documentate  entro il 31/12/2007 relative installazione di pannelli solari per produzione   di acqua calda per usi domestici ed industriali spetta una detrazione lorda pari a 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, sino ad un valore massimo di 60.000 euro, da ripartire  in tre quote annuali di pari importo. (Legge n. 296/06 pubblicata sulla G.U del 27/12/2006)

Ricerche a cura di Nadia Salvaggio

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Call center: arrivano le sanzioni del Garante - Per servizi non richiesti e telefonate indesiderate 60 sanzioni per oltre 260 mila euro ai gestori telefonici


Sessanta sanzioni applicate e oltre 260 mila euro già versati sono solo i primi risultati dei recenti interventi del Garante sull'operato dei call center a tutela degli utenti telefonici. Le sanzioni comminate a gestori di telefonia fissa e mobile per illeciti trattamenti di dati personali riguardano prevalentemente attivazione di servizi non richiesti (cambi di operatore, linee Internet veloci, servizi aggiuntivi) e, in misura minore, telefonate pubblicitarie indesiderate. Le società telefoniche hanno preferito, in molti casi, chiudere subito il contenzioso attraverso il pagamento anticipato in misura ridotta, previsto per chi non intenda impugnare la contestazione della violazione.

Prosegue in questo modo l'azione del Garante a tutela degli utenti telefonici che numerosi segnalano costi e disagi derivanti da un uso scorretto dei loro dati personali da parte dei call center dei principali gestori (Telecom, Tele2, Fastweb, Wind, Eutelia, Tiscali). Nella maggior parte dei casi è stato sufficiente che chiunque, un figlio, un collaboratore di famiglia, rispondesse al telefono e senza dare alcun assenso a quanto veniva proposto, perché venissero attivati servizi mai richiesti con conseguenti fatturazioni di costi in bolletta, distacco, anche per alcuni mesi, della linea telefonica, attese per il passaggio ad un altro operatore. A volte non c'è stata neanche la telefonata e l'utente si è accorto di "aver aderito" a qualche nuova offerta solo al ricevimento della bolletta.

Le sanzioni sono frutto dell'applicazione da parte del Garante del provvedimento generale dello scorso anno cui avevano fatto seguito cinque specifici provvedimenti lo scorso giugno, con i quali aveva imposto a gestori e call center di interrompere comportamenti illeciti di dati. L'Autorità ha infatti effettuato una serie di ispezioni presso i call center, sia interni sia esterni, di cui si servono i principali gestori telefonici: dalle verifiche è emerso che la maggior parte dei call center non informavano adeguatamente le persone contattate o operavano addirittura senza dire all'utente che si stavano raccogliendo i suoi dati, per quali finalità venivano usati, se era obbligato o meno a comunicarli, quali erano i suoi diritti. I call center hanno invece l'obbligo di informare con la massima trasparenza gli utenti sulla provenienza dei dati e sul loro uso e, se richiesto, di registrare la volontà dell'abbonato di non essere più disturbato. Per omessa o inidonea informativa il Codice privacy prevede una sanzione che va da 3000 a 18.000 euro, che può essere aumentata sino al triplo a seconda delle condizioni economiche della società.

Nadia Salvaggio

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Autovelox: multa nulla se non è segnalato il dispositivo di rilevamento elettronico


Lunedì 11 giugno 2007

La multa è nulla se gli automobilisti non sono informati circa l’ utilizzazione ed installazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità. (1)

(1) Sul divieto di utilizzare apparecchi che rilevino l’esistenza di strumenti di rilevamento della velocità, si veda Cassazione 12150/2007.


SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE

SEZIONE II CIVILE

Sentenza 31 maggio 2007, n. 12833

(Presidente Settimj – Relatore Atripaldi)

Svolgimento del processo

Il Ministero dell’Interno ha impugnato, nei confronti di I. A., con ricorso notificato il 5.1.06, la sentenza del Giudice di Pace di Lagonegro, depositata il 26.11.04, che aveva annullato il verbale di contestazione della violazione dell’art. 142/8 C.d.S. elevato dalla Pol. Strada.

Lamenta la violazione dell’art. 201 n. 1 bis lett. f) C.d.S. e art. 4 D.L. 121/02, dato che erroneamente il Giudice di Pace aveva ritenuto che la prescritta informazione agli automobilisti della presenza dell’autovelox fosse "condizione di legittimità dell’eventuale verbale di contestazione", senza considerare il carattere meramente organizzativo e precauzionale di detta norma, volto ad evitare che l’effetto "sorpresa", determini situazioni di pericolo per la circolazione.

L’intimato non resiste.

Attivata la procedura ex art. 375 c.p.c., il P.G. ha chiesto la trattazione del ricorso in P.U.

Motivi della decisione

Il ricorso è manifestamente infondato alla stregua dell’inequivoco disposto dell’art. 4 L. 168/02, secondo cui dell’utilizzazione ed installazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità deve esser data informazione agli automobilisti. Norma di carattere imperativo, che non consente all’interprete di disapplicarla in ragione di un’asserita, ma inespressa "ratio", che ne limiterebbe l’efficacia nell’ambito dei rapporti organizzativi interni alla p.a.; e la cui riscontrata inosservanza determina, come già rilevato dal Giudice di Pace, la nullità dell’opposto verbale, perché emesso in violazione di legge.

Il ricorso va, pertanto, rigettato.

L’omessa costituzione dell’intimato, esonera dalla liquidazione delle spese.


 

 

 

L'ANATOCISMO
Che cos'è e come ottenerne il rimborso

Come è noto in qualsiasi genere di finanziamento - sia esso per esempio un mutuo o un leasing o un prestito personale - sulla somma prestata (detta capitale) vengono addebitati degli interessi che vengono pagati unitamente alla restituzione del capitale.
L'anatocismo (o capitalizzazione degli interessi) consiste nella somma degli interessi con il capitale che a sua volta si accresce e sul quale vengono poi conteggiati nuovi interessi. In altre parole l'anatocismo può essere definito come l'applicazione degli interessi sugli interessi.
Normalmente le banche sono solite applicare l'anatocismo nei rapporti di apertura di credito in conto corrente (cosiddetto fido bancario, nel quale appunto la banca mette a disposizione del correntista una certa somma sul conto corrente, che deve essere periodicamente ripristinata) e sui conti correnti che presentino passività (ossia in scoperto o in rosso) mediante l'addebito sul capitale di tutti gli interessi passivi maturati trimestralmente: ciò significa che nei conti correnti passivi le banche sommano al capitale gli interessi maturati quattro volte l'anno, aumentando così a dismisura la passività del conto corrente.
Non è difficile immaginare che grazie a questa pratica il debito dei correntisti aumenti in maniera esponenziale nei confronti dell'istituto bancario. Per fare un esempio pratico supponiamo che un correntista nell'arco del decennio 1993 - 2003 abbia uno scoperto medio sul conto corrente di € 10.000,00 ed il tasso di interesse passivo medio sia del 10% annuo. Con la capitalizzazione trimestrale gli interessi nel decennio ammonteranno ad € 16.868,57 mentre senza capitalizzazione essi ammonteranno ad € 10.005,48. L'esempio non pretende di aver alcun valore scientifico ma è utile per comprendere quali siano le reali proporzioni tra le due metodologie di calcolo degli interessi.

L'anatocismo era considerato, fino a poco tempo fa, del tutto lecito, nonostante l'art. 1283 del codice civile preveda dei limiti ben precisi per la sua applicazione: "In mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi".
Ciò vuol dire, in sostanza, che l'inserzione di una clausola che preveda l'anatocismo in un rapporto di conto corrente bancario può essere considerata lecita solamente se l'anatocismo sia considerato, da sempre, come una usanza pacificamente accettata sia dai clienti che dalle banche (cosiddetto uso normativo).
Di recente la Cassazione, cambiando orientamento, con le sentenze 16/03/1999 n. 2374, 30/03/1999 n. 3096 e 11/11/1999 n. 12507, invece ha stabilito che l'anatocismo non è un uso accettato e considerato come lecito dai clienti che lo ritengono invece come una vessazione delle banche, un male minore da subire per poter aprire un conto corrente.
In altre parole significa che oggi gli interessi sugli interessi, comunemente applicati da tutte le banche nei contratti di conto corrente passivi, sono da considerare del tutto illeciti e quindi debbono essere integralmente restituiti ai correntisti dall'inizio del rapporto di conto corrente.
Sono ormai numerosi i provvedimenti di tutti i Tribunali d'Italia che, sulla scia delle sentenze della Cassazione - che sino ad oggi ha sempre confermato il rivoluzionario indirizzo antibancario - hanno imposto la restituzione degli interessi anatocistici ai correntisti.

Nadia Salvaggio

Crociera tragica
È una notte lunga e piena di tragedia quella del Venerdì 13 Gennaio in cui si assiste alla  vicenda drammatica dell’affondamento della nave costa Concordia.
A un secolo della vicenda più drammatica che coinvolse la più grande nave allora esistente il Titanic nell’oceano Atlantico la storia si ripete in Toscana nelle coste dell’isola del Giglio.
Tutto ha inizio la sera del Venerdì 13 alle ore 21:30 quando il comandante a bordo Francesco Schettino si avvicinò pericolosamente e troppo alla costa ,a una velocità molto elevata  urtando così uno scoglio alle ore 21.40 e provocando nella nave uno squarcio di 40 metri, per l’Inchino che viene considerato una consuetudine  che egli attuò nelle vicinanze dell’isola del Giglio per rendere omaggio al suo ex insegnante e comandante Mario Palombo nativo dell’isola. La nave così inizia ad imbarcare acqua e il comandante Schettino cerca dalla plancia di comando di dirigerla il più possibile vicino alla costa per poter far si che i soccorsi fossero facilitati e così i passeggeri essere salvati. A quel punto molti passeggeri sentendo l’urto chiedono cosa stava succedendo ma nessuno dell’equipaggio da risposte anzi cercavano di riassicurarli bloccandoli nelle vie d’uscita cercando di evitare il panico e spiegando loro che si trattava solo di un guasto elettrico e che la situazione presto sarebbe tornata alla normalità. Ciò non avvenne anzi  la nave iniziò non solo a riempirsi d’acqua ma a inclinarsi a 30 gradi da un lato, fu subito panico tra le persone che ormai avevano capito la gravità della situazione, che era divenuta tragica e irreparabile. Molti gridavano e si gettavano in mare altri cercavano aiuto che non gli venne mai dato dallo stesso equipaggio, che evidentemente non era stato preparato bene a queste tipo d’emergenza. Chi voleva aiutare non era  in grado di  preparare le scialuppe: non sapeva scioglierle e come adagiarle in mare. Sono le 22:00 quando il comandante chiama la capitaneria di porto   e parla con il comandante De falco Gregorio ufficiale della capitaneria di porto di Livorno per chiedere aiuto. Il comandante sentendo che il capitano era già sceso dalla nave lo richiama al proprio dovere di: risalire, aiutare i passeggeri e contare quanti erano ancora a bordo feriti, sani o morti che fossero.
A quel punto il comandante secondo molte testimonianze non solo avrebbe abbandonato la nave ma avrebbe preso un taxi e se ne sarebbe andato in albergo, mentre migliaia di persone erano impaurite e sbaragliate alla deriva. Sono le ore 2:00 quando finalmente iniziano i primi soccorsi e la situazione inizia a prendere forma in tutta la sua gravità. A questo punto ecco che si tirano le somme di questa tragedia, i passeggeri dispersi sono 18 e i morti accertati e identificati 22.Oggi il capitano Schettino si trova agli arresti domiciliari e nel frattempo dopo la ricerca vana di molti dispersi e delle impossibilità di ricerche ora si pensa solo allo svuotamento del carburante nelle barriere per evitare dispersione di gasolio in mare e così un disastro ambientale quale l’inquinamento delle acque dell’isola del Giglio.
A quasi un mese dalla tragedia vi sono molte polemiche, domande  e dubbi. Chi ha vissuto quelle ore tragiche non dimenticherà mai e l’avrà sempre davanti gli occhi e questo lo testimoniano le dichiarazioni rilasciate dai passeggeri  in interviste sui giornali e tv. La stessa costa crociera dovrà ora risarcire tutti i passeggeri ai sopravvissuti di 10.000 euro ciascuno( e anche qui è polemica dato che questa cifra non tutti la ritengono adeguata ) e pertanto non solo ha avuto la grossa perdita della nave e pure il risarcimento che dovrà consegnare a tutti in pratica migliaia di euro persi, a cui si aggiunge anche il problema che molti potrebbero evitare le crociere per paura. Qualcuno teme il fallimento della società. Ora i punti interrogativi sono tanti, alcuni dei tanti sono: si poteva evitare questa tragedia?, è solo il comandante ad essere responsabile?,  quale ruolo ha avuto la ragazza  moldava Cermontan  Domnica a causa della quale il comandante sarebbe stato distratto. La  capitaneria di porto che ruolo ha avuto? La stessa costa crociera era del tutto all’oscuro di tutti gli eventi accaduti dal momento dell’urto a quello in cui sono arrivati i soccorsi?; tante le domande a cui gli esperti dovranno dare risposta. Noi possiamo solo aspettare e vedere come si evolveranno  le cose

Nadia Salvaggio.

 

 

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Strade pericolose a Canicattì.


Canicattì: Oggi quello che preoccupa o almeno dovrebbe preoccupare gli abitanti di Canicattì sono le strade distrutte e inagibili di questo paese.
Caro sindaco da un po’ di tempo i suoi concittadini si chiedono se le sia successo a volte di farsi una passeggiata a piedi o anche in macchina lungo le strade del nostro paese e notare la situazione delle strade. Sembrerebbe proprio di no dato che non si è accorto o fa finta di nulla come a causa del dissesto del manto stradale le persone a piedi rischiano di inciampare e addirittura cadere o in macchina far rompere gli ammortizzatori essendo messi a dura prova. Forse lei è troppo occupato in comune e non se n’è accorto perché sono convinta che in tal caso avrebbe fatto qualcosa per rimetterle a posto. Ma se ciò non fosse così allora non per quando il sindaco non fa nulla, non provvede o non se ne preoccupa significa che noi cittadini dobbiamo restar lì a guardare Canicattì sprofondare nella vergogna. Direi ch’è il caso di intervenire tempestivamente per migliorare il nostro paese in meglio. Pertanto le strade debbano essere rese più agibili e belle; agibili per migliorare anche lo scorrere del traffico che se distrutte o interrotte questo non avviene e belle perché come si dice anche l’occhio vuole sempre la sua parte quindi basta con questa disabilità bisogna agire non se ne può più, stare lì a guardare senza che nessuno faccia cosa è a dir poco pietoso. È vero siamo a Canicattì dove tutti non danno importanza al bene materiale ma solo all’aspetto fisico e alle cose materiali ma questa ignoranza come la definisco io dovrebbe finire perché io mi chiedo che serve avere un i-phone o una bmw se poi il tuo paese quello dove tu vivi non è decoroso?!sarebbe come pulire una stanza della propria casa e il pavimento lo lasci, non avrebbe senso, le cose devono essere fatte con logica.
Girando Canicattì ci si accorge subito della situazione delle strade che sono distrutte e inagibili. Ma c’è un altro problema  che affligge il nostro paese oltre le strade è la spazzatura, cassonetti che straboccano e la gente che la butta per terra o dove viene prima non preoccupandosi dello schifo che si crea; la colpa è nostra! Cari concittadini ora mi chiedo perché quando vediamo i paesini vicini belli e puliti gli ammiriamo e invece del nostro paese non ce ne preoccupiamo? non sarebbe il caso di far controllare di più l’efficacia del lavoro che svolge la ditta adibita alla pulizia del paese? e chi sporca se scoperto stabilire delle multe punitive? questo problema deve aver fine: vogliamo far crescere i nostri figli in questo schifo o vogliamo insegnare loro a tener pulito e ricco il nostro paese? Con questa domanda lascio a voi la risposta

Nadia Salvaggio

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La disoccupazione.
- Cresce il numero dei disoccupati in Italia.
Un problema che con il passare del tempo si è aggravata sempre più e che ultimamente sta dando i suoi risultati con scioperi, proteste e disagi in tutta Italia.

La disoccupazione è forse il problema che più preoccupa le nuove generazioni perché si presenta per loro un futuro decisamente negativo a causa dell’assenza di prospettive di lavoro. Il fenomeno produce uno stato di malessere generale che contribuisce a far crescere i disordini, le proteste, la criminalità organizzata, gli scioperi, le rivolte ecc.
Il problema della disoccupazione porta  così disturbi sociali, economici e politici e causa turbamenti che interferiscono in modo violento sull’assetto economico di un paese. Per quanto riguarda l’Italia le statistiche rivelano che le possibilità di trovare lavoro diminuiscono sempre più e specialmente  se non si è in possesso di un titolo di studio o se vi si vive nel Meridione (Sud). Diplomati o laureati sanno bene che trovare lavoro al giorno d’oggi è davvero difficile persino la sospirata e faticata laurea non è più passe partout.
Spesso si pensa che per lavorare più che una laurea serve l’idea giusta ma tante volte qualora quell’idea si trovi la mancanza dei soldi necessari per realizzarla diventa un altro problema. Il laureato di oggi molte volte è solo una persona che ha superato esami e perseguito un titolo di studi e nella maggior parte dei casi egli è impreparato ad affrontare un lavoro adeguato al titolo di studio di cui è in possesso e se questo gli permetterà di trovare un occupazione si avrà un impiegato inutile e dannoso alla società. Il persistere di questa situazione ha portato negli anni 70”ad un esodo di scienziati e dirigenti capaci e preparati verso altri paesi dove sono riusciti a trovare una collocazione lavorativa adeguata al tipo di studio che avevano svolto e che valorizzava e stimolava la ricerca in ogni campo. Anni addietro se uno studente affrontava la fatica della laurea lo faceva con la consapevolezza che alla fine avrebbe potuto scegliere mentre ora ci si iscrive all’università quasi come fosse diversivo con uno stato mentale diverso dato che gli sforzi che essa richiede non garantiscono uno sbocco lavorativo.
Viviamo in una società altamente informatizzata, affollata di uomini-computer in cui la specializzazione è diventata determinante. Il gran numero di giovani mentre si dedica a concorsi pubblici cerca di procurarsi un lavoro provvisorio con la speranza che un giorno dopo decine di tentativi arrivi il sospirato posto.
La disoccupazione giovanile è una specie di bomba inesplosa e la nuova generazione mostra segni evidenti di precarietà, di scarsa preparazione e convinzione al ruolo ch’è chiamato a ricoprire nel prossimo futuro. Le aspettative dei giovani per il mondo del lavoro devono subire adattamenti. È proprio all’inventiva e alla fantasia che sono chiamati i giovani per creare nuovi posti di lavoro e venire incontro a nuovi bisogni; essi usciranno dal mondo del la disoccupazione se sapranno adeguarsi alle nuove esigenze della società ad esempio assistendo  anziani e handicappati, creando attività sportive per adulti e anziani e altre attività destinate ai ragazzi e incrementando le iniziative ecologistiche finanziate dagli enti pubblici ecc.
La nostra costituzione riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro ma questo diritto nella realtà non è garantito a tutti. Ci sono oggi in Italia  molti disoccupati particolarmente giovani e donne concentrati nel sud, è un fenomeno molto grave che incide pesantemente sulla vita delle persone che ne sono coinvolte sulle loro famiglie e sull’intera società. Quando c’è disoccupazione si diffondono forme di lavoro irregolare come il lavoro minorile e il lavoro nero. Nonostante la legge lo vieti esistono famiglie che spinte dalla necessità economiche mandano a lavorare i propri figli nell’età in cui dovrebbero ancora frequentare la scuola d’obbligo e in certe situazioni i ragazzi vengono assunti più volentieri degli adulti perché accettano salari inferiori senza protestare dal momento che il lavoro è illegale così ci sono piccoli lavoratori sfruttati e mal pagati soprattutto nel sud dove la disoccupazione più diffusa e le condizioni di vita sono più precarie. Ci sono inoltre  ragazzini che il mattino frequentano la scuola e il pomeriggio lavorano privandosi dei tempi per lo studio e del lo svago. Ma la cosa più grave e che sta diventando nel nostro paese sempre più drammatica è che dove c’è la disoccupazione si inserisce più facilmente la criminalità organizzata(mafia, camorra…) che offre la possibilità di guadagnare con  attività illegali a gente che non ha altra opportunità.
Assicurare ai cittadini il diritto al lavoro come vuole l’art.4 della costituzione e la possibilità di un esistenza libera e dignitosa è oggi un dovere inderogabile cioè un dovere al quale il nostro stato non può sottrarsi. Per limitare i danni della disoccupazione nel nostro paese si fa uso dei cosiddetti ammortizzatori sociali di provvedimenti volti ad attenuare le ripercussioni negative che i licenziamenti hanno sulla società. Il Lavoratore è sospeso dall’attività ma riceve un assegno mensile pagato dall’Inps (istituto nazionale di previdenza sociale)che gestisce i contratti assicurativi versati negli anni dai lavoratori e dai loro datori di lavoro. Un’alternativa alla cassa integrazione sono i cosiddetti contratti di solidarietà in un azienda in crisi invece di licenziare il personale in esubero si riducono le ore di lavoro e il salario degli addetti al settore in cui c’è quantità di manodopera facendo in tal modo lavorare tutti.
Il vero obiettivo di una società bene organizzata deve essere quello di eliminare o ridurre al minimo la disoccupazione cercando di contrastare le cause che la provocano. Più difficile è affrontare la cosiddetta disoccupazione ciclica; per farlo lo stato deve aumentare  gli investimenti pubblici cioè aumentare le spese per i servizi, per le opere pubbliche, per la ricerca scientifica e tecnologica per la difesa ambientale pertanto per svolgere queste attività si assume personale e quindi la disoccupazione diminuisce.
In Italia per favorire l’occupazione sono state introdotte diverse forme di contratto di lavoro come il contratto a tempo determinato che permette di assumere per un periodo di tempo limitato il part time o tempo parziale che prevede una riduzione dell’orario di lavoro e del salario . Secondo l’Istat l’11% delle famiglie è in difficoltà economiche e 8,3 milioni d persone sono povere ed è in calo il potere d’acquisto.
Oggi in Sicilia sono nate tante rivolte e proteste contro la riforma Monti,  presidente del consiglio del governo tecnico che sostituisce il governo di Berlusconi  . Tutto ha inizio Lunedì 16 Gennaio quando sono partite proteste e rivolte, nessuno avrebbe mai pensato che i disordini potessero arrivare a guadagnarsi il seguito popolare che oggi ha portato all’estendersi della stessa a tutta l’Italia. Mentre l’opinione pubblica era tutta concentrata sulla triste fine della costa Concordia due movimenti siciliani il movimento dei FORCONI(i camionisti)e forza D’URTO hanno dato inizio cinque giorni di proteste in tutta l’isola contro l’aumento del prezzo del carburante passato da 30/80 centesimi al litro in tre anni; a guidare la rivolta vi sono autotrasportatori, agricoltori e pescatori che oltre a rappresentare tre settori cardine per l’economia siciliana sono risultati i più colpiti dai rincari. Essi hanno occupato e mobilizzato con numerosi posti di blocco alcuni  snodi strategici delle infrastrutture siciliane come gli eccessi autostradali di Catania, Palermo, il porto di Messina fino Gela e Caltanissetta. Uno dei primi risultati generali della rivolta è certamente stato quello di provocare panico e apprensione tra i siciliani che infatti hanno subito assaltato le stazioni di servizio per ottenere un pieno temendo l’esaurimento delle scorte.
Esaltato in un primo momento sui social network le proteste hanno poi attirato a sé diversi motivi si scetticismo tra i maggiori organi di stampa e le maggiori preoccupazioni della rivolta sono il ruolo della mafia all’interno di essa e la natura dei gruppi che stanno guidando la rivolta. Il primo “il movimento dei Forconi” è nato l’estate scorsa ad Avola in occasione di una visita dell’allora ministro dell’agricoltura Saverio Romano cui subito parteciparono anche i pastori sardi.
Una domanda che ora ci sorge spontanea è:lo sciopero finirà o continuerà?  Il dilemma di queste ore pone il dubbio sulla fine dello sciopero o sulla sua continuazione. Ufficialmente si sono avuti 26 blocchi ma in realtà il numero dei blocchi e proteste sono stati di oltre 140 in tutta l’isola senza contare quelli in Calabria e il probabile espandersi della protesta.
Le ultime notizie relative alle proteste e rivolte sono che gli scioperi si son allargati in tutta Campania, Asti, Torino, Piacenza in pratica in tutta Italia è bloccata e ora si iniziano a contare anche le prime vittime.L’ Intera Italia è in ginocchio vi sono autisti minacciati da sconosciuti con gomme tagliate ai propri tir e intimiditi con pistole e lunghe code di auto e tir con molti disagi per la circolazione: per quando durerà ?......
Inoltre oggi si aggiungono fruttivendoli anche i pescatori che chiedono la diminuzione del gasolio, pedaggio stradale, tasse ecc.

Nadia Salvaggio

  

 

Stella Tiscornia e la sua poesia

(Poetessa Argentina)

INNO ALL'AMICIZIA

Dove sei Tonino, dove sei ?
Tu che amavi il mare il sole
e tutte le cose affascinanti della vita,
dove sei Tonino
Dove sei ?
Sei in un luogo bello, un giardino ?
Sei nel mezzo di un mare profondo ?
Sei nelle onde, con le sirene,
nel volo del gabbiano innamorato ?
Certamente sei il Nettuno
e forse io possa oggi vederti allegro
in groppa a un ippocampo.
Dove sei caro Tonino,
dove sei ????

Stai nel Colle delle Fontanelle,
nel piano di Sorrento,
nel golfo di Napoli,
nelle strade dell’estate napoletana?

Ho bisogno di un segno, di uno sguardo,
della tua occhiata innocente.
Del sorriso nelle tue labbra timide,
della tua carezza  senza toccare
nè benché il mio alito avvicinato.

Dove sei Tonino, dimmi dove sei !!!

Oggi sono trenta giorni senza di te
Trenta giorni senza il tuo respiro,
nè le tue parole che mi davano la forza
 e la pazienza che sempre mi chiedevi.
“Tutto si aggiusta Stella”,
 mi dicevi
“Tutto non sempre si aggiusta Tonino”,
 io ti dico
 Le tue frasi erano la semplice filosofia
 che avevi imparato della vita semplice.
 Per me eri tanto importante
 che né io stessa lo sapevo,
 ed oggi mi sento in colpa, amico mio.

Trenta giorni che te ne sei andato,
perseguendo quella “Forza del Destino”
quella forza che sempre nominavi,
quella de Verdi e la tua e la mia.
Dove sei carissimo amico mio
 Dove sei carissimo Tonino !!!

Ti chiamo, ti ordino, ritorna,
 Perché mi hai lasciato sperduta ?

Amavi i fiori tanto tanto...
che la tua tomba deve essere un giardino.
Voglio capire la vita senza logica
che mi priva della tua compagnia
 Dove sei  mio carino Tonino ?

Sai ? io sono sempre accanto a te
e sarà sempre così la mia solitudine,
sarà come una sonora campana
dell’annuncio oggi, del ricordo tuo,
e la tua presenza ieri, nella mia vita.
Ma no, non sarà di gelido freddo,
né il tuo corpo perso per sempre.
Sarai il fuoco, il caldo dell’estate,
sempre il mio eterno compagnone
delle sere, delle notti e del mattino

Come voglio essere una Madonna
a metterti insieme al Dio divino,
con l’anima  tanto chiara come la tua
ed un cuore così tenero come il tuo.

Eri nato a Sant’Agnello, paesino
che ci porta il suo nome per il tuo
Tu sei un agnello del buon Dio
che sei venuto al mondo come prova
della sua somiglianza più umana.   

Scusami, non ti ho dato tutto di me
Scusami, non sapevo che fosse così,
Ero sicura che la prima partenza
sarebbe stata la mia
e non il tuo presto volo.
Ero sicura che la mia debolezza
Era come un ala fioca di uccello
di fronte alla tua grande fortezza.

Sono quella piccola stella
che cade sul mare di casa tua
Ti ricordi quel giorno amico mio ?
“Pensa un desiderio” mi pregavi
Avevi visto cadere una stella
“Esprimi un desiderio”, ti prego,
adesso che con te
 ch’è salito un angelo al cielo.
 
Sono qua, a Buenos Aires e tu sei dove ?
Dove sei carissimo amico ?
Dove sei mi domando e ti domando
E domando alla morte maledetta
E domando al tuo saggio Dio
E domando alla vita ingrata
E domando, e nessuno mi risponde.
 Dove sei carissimo Tonino !!!
         Ti supplico, dove sei ?
  Uccide me la tua mancanza

Stella Tiscornia*

        *Tonino, a un mese dalla tua partenza.
                           3 Agosto -2007
 

 

 


 

 

                                                                                                 
                                                                                    

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