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PSICOSI POLONIO
Il polonio, la sostanza che avrebbe
ucciso l'ex agente dei servizi segreti russi, è un elemento altamente
radiaoattivo e molto tossico anche in dosi dell'ordine del milligrammo.
Fu scoperto dai coniugi Marie e Pierre Curie(nella foto) il 20 aprile
del 1902,
lo chiamarono inizialmente <<radio F>>
ma che poi ribattezzarono come Polonio in omaggio alla Polonia, terra
natale di Marie Curie con l'intenzione di porre alla pubblica
attenzione la lotta per l'indipendenza della Polonia, all'epoca sotto
l'egemonia russa. Il polonio si presenta nel cibo e nel corpo umano in
bassissime dosi ed è molto pericoloso tanto che il limite massimo di
polonio tollerabile per ingestione è di 1.100 Bq (becquerel, unità di
misura della radioattività). Esso è studiato in alcuni laboratori di
ricerca nucleari specializzati nel trattamento dell'elemento in quanto
molto pericoloso come emettitore di particelle alpha. L'unico suo
isotopo utilizzato in commercio è il polonio 210, contenuto nelle
sigarette e che nei test di laboratorio è stato individuato come la
causa principale del cancro dovuto al fumo. Ma entriamo nel dettaglio,
una volta inalato o ingerito (in quanto solubile), il polonio si
distribuisce attraverso il corpo ad ogni tessuto e viene assorbito dalle
cellule che iniziano a mutare e a "impazzire" infatti provoca cancro
alla vescica e al fegato ma anche leucemia, malattie cardiovascolari,
cirrosi del fegato, ulcera allo stomaco. La presenza dell'elemento
nel corpo viene vista attraverso l'analisi del sangue e delle urine ma è
molto difficile, quasi impossibile, potersi disintossicare dal polonio
una volta assorbito. In poche parole, si diventa portatori di radiazioni
da polonio che possono creare problemi a chi si sta vicino. Proprio per
questo si parla ormai di "Psicosi da polonio", in quanto non abbiamo
nessun rivelatore naturale che ci segnali la presenza di questo
elemento, per cui non si può arginare un eventuale avvelenamento se non
ricostruendo le ultime fasi della vita di ogni contagiato e sterilizzare
ogni ambiente in cui è stato. |
Si inizia ad intuire che la cosa è
praticamente impossibile, in quanto anche se venissero sterilizzati i
luoghi, questi sono sempre dei posti in cui si trovava altra gente prima
della sterilizzazione e che naturalmente è stata contagiata, la domanda
viene da se:come si possono ricostruire gli ultimi istanti di una
popolazione se già a malapena i servizi segreti sono riusciti a
ricostruire gli ultimi giorni dell'agente morto?Questa è una piccola
dimostrazione di quanto possono essere distruttive e imprevedibili le
armi chimiche e batteriologiche, nuove armi in possesso dei "potenti" e
che vengono usualmente e impropriamente associate a quei gruppi armati
(chi li arma non lo sa nessuno, però sono armati) chiamati "Terroristi".
Vincenzo Chieffalo
IV CORSO DI ASTROFISICA ALL'I.T.I. MOTTURA
DI CALTANISSETTA
Inizierà a dicembre il 4 corso di
astrofisica, indirizzo radioastronomia, presso l' I.T.I. Mottura di
Caltanissetta. Quest' anno sarà approfondito il tema della
radioastronomia poiché essa è vista come l'astronomia del futuro in
quanto capace di dare più informazioni rispetto alla classica
visualizzazione ottica. Per la prima volta in un istituto italiano si
potrà utilizzare un radiotelescopio per uso didattico essendo l'I.T.I.
Mottura il primo istituto in Italia a disporre di un radiotelescopio di
2,40 metri di diametro con cui si potranno misurare le emissioni in
banda VLF (very low frequency) del Sole, e della Luna. La fase pratica
sarà sostenuta da una accurata fase teorica in cui si introdurrà la
radioastronomia, si parlerà quindi di come sia iniziata questa nuova
branchia dell'astronomia per poi passare allo studio degli strumenti da
utilizzare. Argomento molto interessante sarà la visione e lo studio
della struttura della nostra galassia vista nella banda radio. Il corso
è aperto a tutti coloro che si vogliono accostare a questo affascinante
mondo, non necessita di conoscenze preliminari ed ha un costo simbolico,
per informazioni visitate il sito dell' I.T.I. Mottura a fianco della
pagina.
Vincenzo Chieffalo
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